Che compleanno sarebbe senza il soffio delle candeline?
Siamo talmente abituati a questo rituale che lo compiamo in automatico e, anzi, sono in tantissimi a ritenere che farne a meno potrebbe addirittura portare sventura al nuovo anno anagrafico in corso!
Ma da dove arriva questa tradizione radicata pressoché in ogni Paese del mondo?
Un viaggio nel tempo
Secondo gli storici, il salto temporale da compiere per risalire alle origini di questo gesto comprende migliaia e migliaia di anni, fino ad arrivare agli antichi egizi e alla civiltà persiana, i primi popoli che, perlomeno stando alle fonti, erano soliti omaggiare i festeggiati con un dolce coinvolgendo anche la luce come entità celebrativa; è versione accreditata, infatti che i templi dedicati ai faraoni siano stati innalzati in modo da essere inondati dai raggi solari proprio nel giorno della loro nascita, in modo da ricordarla e festeggiarla simbolicamente per sempre.
Per arrivare ad un concetto più vicino al nostro, però, ne è dovuta passare di acqua sotto i ponti: dobbiamo arrivare alla civiltà greca e, quindi, alla nostra Europa , dove ogni sesto giorno del mese veniva preparata, con miele e farina, una torta tonda, bianca e illuminata da alcune candele che aveva il ruolo di celebrare la dea Artemide, protettrice della Luna (di cui il dolce ne ritraeva simbolicamente le fattezze) e della caccia.
Lo stesso fuoco possedeva un ruolo particolare, di energia e protezione, poiché si credeva che tenesse lontani gli spiriti maligni, allontanandoli con il soffio e il conseguente fumo che si liberava dalle micce e saliva, fino a disperdersi, verso l’alto; era proprio lì che si esaudivano i desideri del festeggiato!
Curiosità
Vi è mai capitato di discutere con qualcuno sulla questione “età giusta”?
C’è chi ritiene, infatti, che con il compleanno si debba contare un’unità in più, poiché si “entra” nell’annata successiva; un po’ come alcuni popoli antichi, che conteggiavano anche i 9 mesi della gravidanza, aggiungendo una candelina in più sulla torta di ogni compleanno e festeggiando il primo anno di vita a pochi mesi dalla nascita; più che altro, insomma, la celebrazione del primo anno di esistenza dal concepimento.
Chiarita anche la provenienza della nostra usanza di esprimere un desiderio segreto ad ogni soffio, da dove deriva, invece, quella di spezzare le candeline usate? Beh, non riesce difficile credere che, in passato, si ritenesse che uno specifico gruppo di candele fosse associato ad un altrettanto specifico desiderio e che, qualora riutilizzato, avrebbe potuto lasciar soppiantare, confondere, rubare o mescolare i sogni dei vari festeggiati.
E voi, a quali superstizioni non riuscite proprio a sottrarvi al vostro compleanno, pensando “non è vero ma ci credo“?